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al testo di Marina Pacifici
L’ultima rosa
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Nella carezza gentile d’un autunnale giorno, un semplice dono floreale un sospirato auspicio, il librarsi sulle ali d’un felice ritorno.
L’ultima rosa del giardino assopito nel manto di brina. Un sorriso di fanciullesco, rinascimentale incanto il protendersi tenero del bocciolo dalle mani di una bambina.
Vermiglia del crepuscolare bagliore del sole, dorata come la strada senza ombre dell’infanzia, emozionante nella musica della memoria.
Screziata dei colori dell’iride, la rosa del commiato fra spine di solitudine si tinge dei colori dell’arcobaleno.
Sguardi commossi un bacio affrettato nella malinconia del sole in declino oltre il crinale dei monti d’un giorno fugacemente sereno esule verso solitari orizzonti.
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